Scopriamo cosa c’è da sapere sui genitori di Maria Sole Ferrieri Caputi, primo arbitro donna di serie A.
I genitori di Maria Sole Ferrieri Caputi sono più orgogliosi che mai per i traguardi da lei raggiunti ma lo stesso arbitro ha svelato che inizialmente non sarebbero stati d’accordo all’idea che lei intraprendesse la carriera calcistica. Scopriamo cosa c’è da sapere sui genitori della prima arbitra donna di serie A e sul loro speciale rapporto.
Maria Sole Ferrieri Caputi: chi sono i genitori
Maria Sole Ferrieri Caputi è diventata il primo arbitro donna di serie A e la passione per il calcio le è stata instillata anche dai suoi genitori (entrambi di origine Pugliese): la madre Linda Caioli e il padre Mariano Ferrieri Caputi. Maria Sole è nata a Livorno nel 1990 ed è lì che i suoi genitori si sono trasferiti prima di darla alla luce. Quando era ancora giovanissima la mamma le comprò la maglietta del suo idolo, Roberto Baggio, mentre il padre la portò alla sua prima partita allo stadio a vedere dal vivo una partita.
Non sono note molte informazioni sulla madre e sul padre dell’arbitro, anche se stando a quanto emerge dai social lui amerebbe suonare la chitarra mentre la madre lavorerebbe per il Ministero della Pubblica Istruzione. Entrambi hanno sempre mantenuto il massimo riserbo sulla loro vita privata, come del resto anche la loro figlia. I due genitori di Maria Sole abitano a Livorno, mentre lei è stata spesso costretta a spostarsi in giro per l’Italia per via dei suoi impegni universitari o di lavoro.
Maria Sole Ferrieri Caputi: il rapporto con i genitori
Maria Sole ha uno splendido rapporto con i suoi genitori e ha svelato che quando è stato promossa in serie A e B sua madre le avrebbe fatto trovare la sua casa tappezzata di articoli di giornale che riportavano la notizia. “E’ stata la cosa che mi ha emozionata di più”, ha raccontato alla Gazzetta dello Sport. L’arbitra ha anche rivelato che i suoi, quando era più giovane, non volevano che giocasse a calcio e che per questo lei avrebbe deciso di specializzarsi nell’arbitraggio. “Erano altri tempi, non si vedeva di buon occhio una ragazzina che correva dietro a un pallone. Oggi per fortuna è diverso”, ha confessato (stando a quanto riporta Elle).